Considerando la platea a cui si rivolgono questi miei appunti, non potevo certo pensare di ripetere quanto, prima e molto meglio di me, hanno scritto, sulla storia della pendoleria, autori illustri e maestri indiscussi.
Ho limitato quindi il mio campo di ricerca ad un periodo ben definito; ho considerato solo gli orologi che utilizzavano il “pendolo corto” (per distinguerlo da quello di circa un metro che doveva generare gli orologi a cassa lunga); ho mirato, mettendo insieme storia, arte ed orologeria, a quei particolari che consentono di collocarli nel tempo.
L’epoca coincide con il regno di Luigi XIV in Francia, l’ origine è quella dei primi orologiai olandesi che applicarono le teorie dell’isocronismo del pendolo, seguendo le indicazioni di Huygens. Il periodo d’osservazione và quindi dal 1656 al 1715 circa, considerando quanto, nel campo dell’orologeria d’appoggio, avviene in Francia.
Per raggiungere l’obiettivo di una corretta (quanto più possibile) datazione, ho considerato orologi ora esistenti, sia quelli di origine e data di costruzione certa ma anche quelli con qualche dubbio, preferendo i cataloghi d’asta o dei rivenditori a quelli dei musei, ma utilizzando alcuni di questi come strumenti di paragone e d’informazione.
Seguendo anche le mie note preferenze, per confermare l’identificazione del costruttore, ho scelto degli orologi da persona che, in base alle loro caratteristiche, avrebbero potuto mettere in discussione l’attribuzione del nome del costruttore o la datazione dei pendoli.
Scarica il pdf: I primi orologi a pendolo corto – Francia, orologeria nel periodo di Luigi XIV
